Come sapete, se avete letto un po' di post precedenti, adoro le definizioni. In particolare, ammiro lo sforzo con cui si cerca di sintetizzare tutto ciò che sta attorno al web.
Ho parlato di Generazione Y (gli attuali 20enni), adesso parlo di "Homo Sapiens 2.0", cioè i nati con e dopo Netscape e Explorer, classe 1995 e seguenti. I bambini, se non l'avete capito.
L'articolo di Corriere Blog dove ho trovato la definizione tocca temi molto interessanti. Mi piace la distinzione tra "schermi passivi" (TV) e "schermi attivi" (cellulare, pc, Playstation, iPhone). I secondi sono amati dagli Homo Sapiens 2.0, mentre i primi sono per i "figli di Gutenberg", cioè noartri più veci.
Ehi, un momento...
Gutenberg? Ma non è quello dei libri a caratteri mobili?
Tempo fa, nei salotti buoni, si diceva spesso: "Ah, odio gli ebook! Io adoro leggere un libro vero, il giornale vero. Mi piace toccarlo, sentirlo tra le mani. E' così... è così... orgasmatico, direbbe Woody-Dormiglione".
Oggi, che i touch screen sono prodotti di massa, 'sta cosa dei libri sarà ancora vera, ma il tatto ha un senso un tanticchio nuovo. Ne sanno qualcosa in Microsoft Research, per esempio, dove si studiano nuovi display.
p.s.: e se si cominciasse a parlare di "Omo Sapiens"?
[Image da Google]
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