mercoledì 2 luglio 2008

L'ignoranza

Faccio seguito al precedente post.

Con l'ignoranza non si discute.
L'ignoranza si sradica nel volgere di qualche decennio.

Due istituzioni su tutto permettono il suo dissiparsi: l'istruzione e la libera informazione. Entrambe mandate in frantumi in Italia negli ultimi 15 anni.

Ripartire dalla scuola pubblica, questo è. Ma non lo si vuole fare perché chi controlla le coscienze non ama regalare strumenti di critica.

Come erano belli i nostri tempi in cui dell'insegnante si aveva paura, dal suo giudizio dipendeva l'umore della giornata e molto di più. Quel qualcosa che, seminato, pian piano dà i suoi frutti in un ampio arco temporale: la Cultura.
Quando Veltroni dice al capo del governo di occuparsi dei salari invece che dei fatti suoi, dice una cosa giusta ma parla di danaro. Come se l'impoverimento preoccupante fosse solo quello delle tasche. Veltroni: sei stato Ministro dei Beni Culturali, giusto? Allora sai cosa devi fare!

In Italia ci sono pochi maestri e tanti ammaestratori di nani e ballerine per le reti pubbliche, questo è un altro fatto. L'ho già detto in questo blog almeno un'altra volta.

Del giornalismo lasciamo stare. dico solo che quello che veniva considerato il più autorevole dei quotidiani italiani è diventato quasi illeggibile per chi solo ha qualche strumento di critica ancora in posizione on.

Resta però piacevole - almeno questo - leggere Michele Serra e il suo articolo di oggi su un altro giornale.
Leggete qui il suo L'Etica in appalto. Un incredibile sintesi del vuoto che si sta mangiando tutto.

Post scriptum
Appena letto sul Mucchio: nelle prime righe una perla sulla scuola.

Post, post scriptum
Anche i cosiddetti intellettuali si stanno svegliando. E' il momento di reagire, anche Umberto Eco lo fa.

Nessun commento: